domenica 20 marzo 2016

I crolli psicologici

La nostra ex croupier ha voluto raccontarci la storia di un suo ex cliente ludopatico. Prendendo spunto da questa storia possiamo capire quali sono i momenti di crollo del ludopatico e riportarne le fasi più importanti nel cortometraggio.

Il protagonista è un ragazzo di 24-25 anni che cominciò col giocarsi 60 euro a settimana che però, nel giro di alcuni mesi, diventarono 200. Dopo qualche tempo, la sua ragazza (che tra l'altro lo aveva introdotto al gioco d'azzardo) lo lasciò proprio a causa della quantità di soldi che perdeva. La sera della separazione, il ragazzo rimase al casinò per 10 ore di fila, utilizzando il gioco come escamotage per non pensare alla ex. A questo punto si può parlare di un primo crollo psicologico: questo è infatti il momento in cui il gioco diventa la soluzione di un problema causato proprio dal gioco stesso! Nasce un circolo vizioso tipico della ludopatia...

Col passare del tempo lo abbandonarono anche gli amici, il fratello e infine i genitori. Venne in seguito licenziato. In questo momento il casinò stava svolgendo dei controlli economici sul cliente e cominciò a preoccuparsi per la sua salute, ma sarebbero passati ancora alcuni mesi prima che venissero presi dei seri provvedimenti (come l'espulsione dal locale).
Possiamo individuare il secondo crollo con la perdita della famiglia e del lavoro.

Il terzo crollo avvenne quando lo Stato svizzero gli confiscò, a causa dei debiti, l'appartamento e l'automobile. In pratica il giovane si ritrovò senza più nulla, e tutto questo nel giro di soli otto mesi! Il casinò decise di bannarlo per la durata di un anno, e nel frattempo il ragazzo si mise in cura, ma ormai aveva già toccato il fondo...

Grazie a questa storia possiamo capire che i crolli psicologici sono dovuti a perdite (sia sociali che economiche), ma che in questi momenti il ludopatico si trova a giocare ancora di più piuttosto che smettere... il ludopatico si fa curare solamente quando non può più giocare nulla ed è questo l'aspetto più tragico.

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