mercoledì 7 settembre 2016

Rimosse slot da bar e tabaccherie

Il governo sembra essere intenzionato a procedere con l'eliminazione delle slot nei bar e nelle tabaccherie, anche se le tempistiche dell'operazione non sono ancora state definite. Si tratta comunque di una piccola vittoria per la lotta contro la ludopatia.

Leggete l'articolo completo:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/09/06/via-slot-da-bar-e-tabaccherie-polemiche_dc4ff6d3-f35b-4e9c-b4df-34c397056d3f.html

lunedì 13 giugno 2016

Ludopatia e adolescenti

Parliamo del motivo per cui è necessaria l'educazione ...

"Quasi il 60% dei giovani delle superiori ha già provato a giocare e il 15,5% di essi lo fa almeno una volta alla settimana. Il fenomeno, inoltre, coinvolge uno studente su tre già fin dalle medie"
http://www.prealpina.it/pages/allarme-azzardo-tra-gli-adolescenti-117756.html 

Un articolo sulla prealpina spiega le percentuali e le cause che portano i giovani a giocare.

"Mi ha particolarmente colpito - ha spiegato Viviana Beccalossi - che solo il 3% dei ragazzi consideri il gioco d’azzardo un divertimento, mentre il 40,8% lo associa alla parola “rischio” e il 38,4% a “malattia”, mentre per la maggior parte di essi la motivazione principale che spinge le persone a giocare è quella di arricchirsi."
"Il 24% degli intervistati dica di avere genitori e parenti che giocano d’azzardo ogni giorno o quasi, e correlando i diversi dati si nota chiaramente quanto le abitudini famigliari incidano su quelle dei figli"

mercoledì 8 giugno 2016

Un grazie per tutti!


https://www.youtube.com/watch?v=c_oe_Bzw6i0&app=desktop

Tutto è incominciato in una notte di pioggia, il primo incontro con Sara che fino ad allora era solo una voce, la nostra cena, le nostre chiacchierate con il caos intorno, poi l'arrivo di Francesco, Andrea, Matteo Fabio, Alessandro, voci che diventano persone!
persone che Leopoldo mi ha fatto incontrare e che ringrazierò sempre. Stimo lui il suo modo di lavorare e di far star bene gli altri!
ho conosciuto persone fantastiche con cui abbiamo vissuto giorni meravigliosi, se pur pochi, ma intensi e pieni di vita. sono stato in una nuova famiglia ho una nuova famiglia a cui mi sento oramai legato e che mi è dispiacito lasciare così in fretta. ma questo accade con questo lavoro! l'arte ci fa incontrare e l'arte ci chiede di lasciarci andare... volare liberi perché siamo nati per raccontare, chi con la voce, chi con il corpo, chi con le immagini, chi dietro alla macchina da presa, un gruppo a servizio delll'arte e l'arte a servizio di un gruppo! siamo liberi artisti chiamati per il mondo per far sognare, ma quello che il mondo non potrà vedere è quella vita, quel lavoro meraviglioso che siamo chiamati a fare, quello che non potranno vedere è il viaggio dal concepimento, lungo faticoso ma l'opera più bella. Grazie ai miei ragazzi, compagni di viaggio che insieme continuano questo viaggio artistico pazzo e meraviglioso.
grazie per credere in quello che faccio e farò. vi lascio questo piccolo video di foto non sono un granché... ma dovevo giocare UN'EURO e non potevo mica perdere tempo a mettere a fuoco ahahahahahahah! scherzi a parte grazie 
Simone Maculan Elora Martina Bellandi Giorgio Ossola Liliana MaffeiMirko Sartorio Riccardo Illardo clementina pintabona Pamela Vitali Alice D'Adda Paola Malatacca Sara De Martino Alessandro Di Mario Francesco Ciccone Matteo Piras @latonna Fabio Andrea Picano Leopoldo pescatore Stefano Cardinali e tutti quelli che non ho taggato! Taggatevi!!!!!!!

La Valceresio diventa un set cinematografico!

Boys and girls! Siamo su Varese News! Leggete l'articolo e guardatevi le foto qui!
Ringraziamo Maria Angela Gerletti
http://www.varesenews.it/2016/06/la-valceresio-diventa-un-set-per-il-film-contro-le-ludopatie/525633/

domenica 5 giugno 2016

E alla fine ...

Ce l'abbiamo fatta!!! Siamo riusciti a girare il corto in tre bellissime giornate. Ci siamo divertiti un sacco, abbiamo imparato moltissime cose e sicuramente ci porteremo questa preziosissima esperienza nel cuore.
Ringraziamo tantissimo il nostro regista, Leopoldo Pescatore, la meravigliosa aiuto regista, Sara DeMartino, e tutta la troupe, composta da Francesco, Andrea, Sandro, Fabio e Matteo.
Siete stati fantastici!

mercoledì 1 giugno 2016

Falso scippo di borsetta per coprire le perdite di soldi

Ieri ho letto un articolo di giornale sulla prealpina e mi sono ricordata di una cosa che ci avevano detto le psicologhe di Arcisate a proposito dei pensieri del ludopatico. Non è raro infatti che il giocatore passi molto tempo a inventarsi sistemi per giustificare le perdite di soldi ai familiari e al lavoro.

L'articolo (link:http://www.prealpina.it/pages/perde-al-gioco-simula-scippi-116817.html) parla di una donna che ha denunciato lo scippo della sua borsetta per coprire la perdita di una significante somma di denaro ed è stata scoperta perchè aveva già usato questa scusa non molto tempo fa. Andate a leggere l'articolo per maggiori dettagli!

giovedì 19 maggio 2016

Cosa ci serve per il corto?

Abbiamo cominciato a riflettere sulle location, gli attori e gli strumenti di scena che ci serviranno per girare il corto. Scrivo qui un elenco di cose che voi potreste aiutarci a procurare!

Location:
  • CASA: dobbiamo costruire una scenografia che rappresenti un salotto con dei mobili. I mobili dovranno essere spostati fra una scena e l'altra;
  • BAR: le scene di gioco saranno girate al caffè 56, ma dobbiamo procurarci una o più slot.
  • UFFICIO: deve essere svuotato in una scena;
  • STRADE: in cui devono camminare il protagonista e le comparse.
Attori:
  • protagonista (maschio quarantenne);
  • moglie del protagonista;
  • figli del protagonista (due bambini piccoli oppure uno grande e uno piccolo);
  • il capo del protagonista (maschio cinquantenne);
  • due traslocatori (maschi giovani);
  • barista e alcune comparse per i clienti;
  • comparse per gente che cammina per la strada.
Strumenti di scena (lista da completare):
  • vestiti per il protagonista (giacca, maglione, giacca da lavoro);
  • vestiti per il capo (giacca e cravatta);
  • divise da lavoro per i traslocatori;
  • slot-machine.
Se potete procurarci qualcosa di ciò che è stato elencato lasciate un commento qui o su facebook.

martedì 10 maggio 2016

Il paese senza sale slot

Il Comune di Vanzaghello è un comune che da tempo combatte la ludopatia; su Varese News un articolo ci svela i suoi segreti:
  1.  "È in vigore una precisa normativa che vieta l’apertura di sale gioco in vicinanza di luoghi “sensibili” come scuole, luoghi di culto, oratori, ambulatori medici"
  2. "Sono state poste severe limitazioni alla pubblicità, tramite manifesti o cartelloni stradali, per le sale da gioco"
  3. "Sono favoriti i bar che non installano le slot machine o altre attrezzature per scommesse: per loro è stato deciso uno sconto del 20% sulla tassa rifiuti. Per chi dismette le slot machine già presenti c’è anche un rimborso una tantum di 500 euro"
Il risultato? Non ci sono sale gioco aperte lungo le vie del paese, nessun cartello pubblicitario e decisamente meno slot nei bar!
Leggete l'articolo intero a: http://www.varesenews.it/2016/05/il-paese-senza-sale-slot-ora-punta-ai-bar-sconto-sulla-tari-per-chi-le-toglie/514752/

domenica 1 maggio 2016

Legge regionale 21 ottobre 2013 n°8

La Regione Lombardia, nel 2013, ha emanato una legge per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico.
Tra le azioni previste dalla legge ci sono:
  • l'istituizone di un numero verde per segnalazioni e richieste d'aiuto;
  • azioni informative e formative per esercenti, agenti di polizia, assistenti sociali sanitarie, ecc;
  • sostegno ai soggetti del terzo settore che costituiscono gruppi di auto-aiuto, consulenza, orientamento e sostegno ai singoli e alle famiglie;
  • progettazione territoriale sul fenomeno del gioco d'azzardo;
  • sostegno alle associazioni a tutela dei diritti di consumatori e utenti che realizzino attività di informazione e sensibilizzazione sui rischi della pratica del gioco d'azzardo;
  • diffusione di materiale informativo sui rischi correlati al gioco e sui servizi di assistenza alle persone;
Trovate la legge completa e molte più precisazioni sul sito della Regione Lombardia. Il link è:
 
http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=Cittadini%2FDetail&cid=1213650134681&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1194454788048&pagename=CTTDNWrapper

giovedì 28 aprile 2016

Siamo destinati alla ludopatia?

Eccovi le ultime risposte che ci hanno dato le psicologhe di Arcisate!

E' possibile che i ludopatici vengano abbandonati dalla famiglia?
Sì, è assolutamente possibile, e la maggioranza di coloro che vengono lasciati dalla famiglia non riescono purtroppo a mettersi in cura. La gran parte dei pazienti del consultorio di Arcisate infatti è accompagnata dalla famiglia stessa, che li ha costretti ad andare in primo luogo.

E' possibile capire la differenza fra gioco d'azzardo innocuo e gioco d'azzardo come patologia?
In generale il ludopatico è una persona che ha già dentro di sè la possibilità di ammalarsi. Capita spesso che una persona diventi ludopatica in seguito ad un lutto o ad una perdita di qualsiasi tipo, ma ognuno di noi reagisce al dolore (come ad ogni altra cosa nella vita) in maniera diversa, e generalmente colui che diventa ludopatico possedeva già i caratteri di cui ha bisogno la ludopatia per manifestarsi. Non per forza bisogna considerarsi destinati ad ammalarsi a causa del gioco d'azzardo, ma come per ogni altro problema di dipendenza, alcune persone sono più inclini di altre.
Ad ogni modo il gioco diventa patologico quando:
- si comincia a perdere quantità crescenti di soldi;
- la maggior parte dei pensieri va al gioco;
- il gioco diventa la risposta ad un bisogno emotivo;
- bisogna sforzarsi per smettere di giocare;
-  se si perde è necessario rigiocare immediatamente per recuperare i soldi.

E' possibile schematizzare in modo generale la storia di ogni ludopatico?
Uno schema molto semplificato e generalizzato potrebbe essere:
- per la prima volta una vincita crea il legame con il gioco (slot, lotto, gratta e vinci, ecc);
- la prima perdita provoca il processo chiamato "rincorsa delle perdite" per cui si deve giocare nuovamente per riprendere ciò che si è perso;
- ad un certo punto compariranno i debiti;
- improvvisamente si perde qualcosa di concreto (famiglia, lavoro, appartamento, ecc);

martedì 26 aprile 2016

La disperazione da gioco

Eccovi alcune delle altre risposte che ci hanno dato le psicologhe ad Arcisate!

Quali emozioni prova il ludopatico dopo aver perso una grande somma di denaro?
Innanzitutto il paziente prova "l'ansia da recupero" per la quale non riesce a smettere di pensare a come possa riprendersi i soldi persi: questo lo porterà a giocare ancora. Successivamente subentrano le emozioni di irritazione, rabbia, senso di colpa, e infine la disperazione.
Quest'ultima è uno dei fattori che rendono consapevole il ludopatico di avere una malattia. Spesso però non basta: è la famiglia che solitamente convince il ludopatico a mettersi in cura.

Come e perchè si inizia a giocare?
Ogni giocatore ha la sua motivazione personale, ma si possono comunque individuare delle ragioni comuni.
  1.  Abitudine: molti ludopatici sono stati esposti al gioco sin da piccoli, poichè già uno o più membri della famiglia scommettevano soldi;
  2. Fortuna (o meglio sfortuna): non è raro il caso degli amici che provano il gioco per la prima volta e vincono una bella somma. Ciò che comincia con una vincita può però divantare la loro rovina.
  3. Sofferenza: qualsiasi problema psicologico (per esempio un lutto in famiglia, una separazione, ecc) possono innescare il gioco compulsivo. Giocando è facile isolarsi dal mondo e dimenticare i propri problemi.
Come cambia caratterialmente il ludopatico?
Quando la malattia è ad uno stadio avanzato il paziente è molto nervoso, aumentano le bugie che dice per coprire la perdita di soldi e tempo, mancano la voglia di comunicare e  anche gli hobbies che aveva in precedenza. Ma i familiari non sempre sono in grado di attribuire questi sintomi alla ludopatia, anzi, spesso pensano che il parente sia affetto da depressione, o addirittura che abbia un'amante! 

sabato 23 aprile 2016

Guarire dalla ludopatia?

Giovedì scorso abbiamo incontrato due psicologhe del consultorio di Arcisate e abbiamo avuto la possibilità di fare loro tutte le domande che ci sono sorte negli incontri passati.
Voglio condividerne qualcuna in questo e nei prossimi post.

Quanto tempo passa a giocare il ludopatico?
Il giocatore trascorre la maggior parte del suo tempo libero a giocare. Questo significa che giocherà dopo il lavoro e nel weekend. Smette di giocare solo quando ha finito i soldi da scommettere (a volte li finisce dopo ore, in altri casu dopo minuti). Durante il gioco il ludopatico perde la concezione del tempo, non a caso le sale slot sono oscure (generalmente non hanno nè finestre nè orologi).
Quando la malattia del gioco è già ad uno stadio avanzato, tutti i pensieri del ludopatico si volgono al gioco: deve inventare delle scuse da presentare alla famiglia quando chiede dei prestiti (ho preso una multa, ecc), deve trovare dei modi di riguadagnare i soldi che ha perso...

Nel caso delle slot-machine la vincita non è altissima. Perchè il ludopatico si ostina a giocare?
La vincita non è l'unico scopo del giocatore, anzi gli scopi principali sono il gioco stesso e l'adrenalina dell'attesa. In alcuni casi particolari, per esempio per un giocatore competitivo, è proprio la sfida ad essere attraente. Inoltre la slot è programmata per attirare l'attenzione con luci, musiche, suoni e disegni colorati.
Le slot si prestano allo sviluppo del pensiero magico, cioè quel meccanismo per cui pensiamo che una macchinetta che ha fatto vincere una grande somma a qualcun altro è una macchinetta che porta fortuna.

Si può guarire dalla ludopatia?
Il fatto che la ludopatia sia un problema di dipendenza complica molto la guarigione del paziente. E' infatti molto probabile che il ludopatico ricada nel gioco dopo qualche tempo.Alcuni pazienti sono in grado di smettere del tutto, altri gradualmente, giocando in modo più controllato. Le psicologhe consigliano ai pazienti di andare a giocare con meno soldi possibili in tasca in modo da limitare la perdita.
Il processo di guarigione inoltre coinvolge tutta la famiglia del paziente.

Nei prossimi giorni caricherò gli altri post con le risposte delle psicologhe!

domenica 17 aprile 2016

Prossimo incontro

Ciao ragazzi, vi ricordo che il giovedì 21 aprile alle 14.30 ci sarà l'incontro con gli psicologi! Scrivete su whatsapp se ci siete o no!

lunedì 11 aprile 2016

Come gestire un parente malato di gioco d'azzardo?

Più mi guardo in giro e più mi informo, scopro che fermare la ludopatia non è impossibile!
Quando abbiamo cominciato questo progetto la mia prima reazione è stata quella di deprimermi di fronte all'enormità di questo problema, ma più leggo articoli su internet o giornali mi accorgo che non sono poche le opportunità di guarire o di non finire nella trappola della ludopatia.

A Busto Arsizio è addirittura nato un gruppo dedicato all'educazione dei familiari di malati di gioco d'azzardo: "I familiari sono spesso i primi ad accorgersi che un loro congiunto sta sviluppando un problema di gioco e a prendere la decisione di chiedere aiuto. [...] Se tuttavia intuire che ci sia un problema può essere un importante primo passo, meno facile è capire come comportarsi per gestire al meglio la situazione." 

Andate a leggere l'articolo intero a: http://www.varesenews.it/2016/03/come-gestire-un-parente-malato-di-gioco-dazzardo-al-via-il-corso/495514/

mercoledì 6 aprile 2016

A Luino cominciano ad essere presi provvedimenti

Ci chiedevamo cosa potesse fare il comune per prevenire il gioco d'azzardo...
Ci rispondono con un breve video e alcune proposte scritte i comuni del distretto sanitario di Luino.

«I comuni possono informare i cittadini, sensibilizzare gli esercenti e promuovere attività che scelgono di non installare videolottery e slot machine. Si possono ad esempio limitare gli orari di apertura di alcuni locali, o limitando l’accensione delle macchine, o, ancora, limitare la presenza di slot nelle vicinanze di alcuni luoghi sensibili», ha concluso Matteo Iori.

Per il video e l'articolo completo: http://www.varesenews.it/2016/03/limitare-il-gioco-dazzardo-comuni-in-prima-linea/502774/

venerdì 1 aprile 2016

Trama del cortometraggio?

Ecco i punti fondamentali che andremo ad affrontare nel cortometraggio:

Innanzitutto bisogna dire che il protagonista sarà un uomo di quarantanni di ceto medio, con un buon lavoro e una famiglia affettuosa. Il corto dovrà durare pochi minuti (si parla da 1 ai 3 minuti). Inoltre abbiamo la possibilità di scegliere fra due trame.

Trama numero uno...
  • SCENA 1: il protagonista è seduto davanti alla macchinetta. Tutto intorno a lui è confuso, la musica è assordante... Il protagonista mette la monetina nella slot e schiaccia il pulsante; all'improvviso però il tempo torna indietro e così parte il rewind.
  • SCENA 2: la prima scena mostrata in rewind (che secondo l'ordine cronologico è l'ultima) è la perdita di una delle seguenti cose (che sono ancora da riordinare bene): famiglia, lavoro e appartamento. Il rewindi sarà quindi così strutturato: molto veloce sulle parti di transizione e rallenterà (ma rimarrà sempre all'indietro) sulle scene dei crolli psicologici.
  • SCENA 3: si ritorna alla prima scena, quella in cui il protagonista è seduto di fronte alla slot. Questa volta però il protagonista inserisce la moneta nella slot, ma non schiaccia il pulsante: guarda in camera ed ha una realizzazione. Se ne va mentre sullo schermo della macchina rimane la scritta PUSH. Viene a crearsi così una realtà alternativa.
Trama numero due ...
  • SCENA1: il protagonista è seduto davanti alla macchinetta, sta per schiacciare il pulsante e vincere un sacco di soldi. Ancora una volta il rumore è assordante.
  • SCENA 2: si ripetono i tre step in cui vengono rappresentate le perdite. Si potrebbe usare la tecnica del flashback al posto di quella del rewind.
  • SCENA 3: si torna alla scena iniziale. Il protagonista schiaccia il bottone e vince i soldi, però comincia a dissolversi nel nulla, finendo per sparire completamente.
Un altro aspetto importante del corto è che bisogna puntare su immagini, suoni, inquadrature e tempi tecnici che lascino qualcosa allo spettatore, evitando invece i dialoghi diretti.

La colonna sonora inoltre deve avere un ruolo importantissimo: bisogna trovare un suono umano (come il respiro che da calmo diventa affannato, il battito del cuore, rumori di tic o cose simili) che accompagni il protagonista per tutto il corto.

venerdì 25 marzo 2016

Un'idea su come potrebbe essere girato il corto

Ieri dopo l'incontro ci siamo accorti che non tutti avevamo la stessa idea di come rendere cinematograficamente il rewind.
Ilaria allora ci ha proposto di guardare questo video che rispecchia alla perfezione l'dea di Andrea.

https://www.youtube.com/watch?v=rVeMiVU77wo

Il video è piuttosto forte, e solo quando arrivi alla fine capisci tutta la storia. L'idea del rewind quindi è fatta per mantenere altissima l'attenzione dello spettatore fino a quando non arriva al momento di rivelazione finale.
Lasciate pure dei commenti per dirci se il video è comprensibile oppure è troppo difficile ...

martedì 22 marzo 2016

domenica 20 marzo 2016

I crolli psicologici

La nostra ex croupier ha voluto raccontarci la storia di un suo ex cliente ludopatico. Prendendo spunto da questa storia possiamo capire quali sono i momenti di crollo del ludopatico e riportarne le fasi più importanti nel cortometraggio.

Il protagonista è un ragazzo di 24-25 anni che cominciò col giocarsi 60 euro a settimana che però, nel giro di alcuni mesi, diventarono 200. Dopo qualche tempo, la sua ragazza (che tra l'altro lo aveva introdotto al gioco d'azzardo) lo lasciò proprio a causa della quantità di soldi che perdeva. La sera della separazione, il ragazzo rimase al casinò per 10 ore di fila, utilizzando il gioco come escamotage per non pensare alla ex. A questo punto si può parlare di un primo crollo psicologico: questo è infatti il momento in cui il gioco diventa la soluzione di un problema causato proprio dal gioco stesso! Nasce un circolo vizioso tipico della ludopatia...

Col passare del tempo lo abbandonarono anche gli amici, il fratello e infine i genitori. Venne in seguito licenziato. In questo momento il casinò stava svolgendo dei controlli economici sul cliente e cominciò a preoccuparsi per la sua salute, ma sarebbero passati ancora alcuni mesi prima che venissero presi dei seri provvedimenti (come l'espulsione dal locale).
Possiamo individuare il secondo crollo con la perdita della famiglia e del lavoro.

Il terzo crollo avvenne quando lo Stato svizzero gli confiscò, a causa dei debiti, l'appartamento e l'automobile. In pratica il giovane si ritrovò senza più nulla, e tutto questo nel giro di soli otto mesi! Il casinò decise di bannarlo per la durata di un anno, e nel frattempo il ragazzo si mise in cura, ma ormai aveva già toccato il fondo...

Grazie a questa storia possiamo capire che i crolli psicologici sono dovuti a perdite (sia sociali che economiche), ma che in questi momenti il ludopatico si trova a giocare ancora di più piuttosto che smettere... il ludopatico si fa curare solamente quando non può più giocare nulla ed è questo l'aspetto più tragico.

giovedì 17 marzo 2016

Il lavoro del croupier

Chi è il croupier? E' un impiegato che gioca ai tavoli per conto del casinò.
Dopo aver incontrato una ex croupier si può aggiungere qualcosa di più a questa semplice definizione.
  • Comincio sfatando un mito: il croupier non può barare. Non esistono pulsanti nascosti sotto il tavolo che truccano i numeri, non esistono macchinari che mescolano le carte in modo sfavorevole per il giocatore. Il croupier ha le stesse percentuali di vincita dei giocatori, anche se ci sono alcuni giochi (come il Poker) dove una persona con più esperienza può essere più fortunata.
  • Chiunque può diventare croupier, basta essere svegli e veloci con le carte, essere capaci di parlare più di una lingua e sapersi rapportare con i clienti. Per essere assunti bisogna però frequentare una scuola, dove si imparano le regole dei giochi.
  • Il croupier deve essere apatico durante il suo lavoro e mantenere una relazione distaccata con i clienti: non può dire una parola di conforto quando il cliente perde, nè festeggiare quando vince. Non deve persuadere il cliente a tornare a giocare in modo troppo esplicito (anche se in realtà il casinò ci guadagna). Questo lavoro può essere pericoloso, infatti non è così raro che i ludopatici minaccino i croupier: a volte vengono seguiti fino a casa, a volte qualche bicchiere viene lanciato contro di loro (sono tutelati per contratto dal casinò).
  • Alla nostra croupier piaceva molto il suo lavoro, era stimolante, pagava bene, la faceva crescere psicologicamente e socialmente, e non si sentiva in colpa quando i clienti perdevano soldi. Per lei era un lavoro gratificante e la sua coscienza rimane pulita: non era certo colpa sua se la gente si rovinava davanti ai suoi occhi. 
Sono rimasta imparziale e ho semplicemente trascritto alcuni appunti che avevo preso durante l'incontro, ma mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate voi...

domenica 13 marzo 2016

Il casinò

Giovedì scorso abbiamo avuto la fantastica opportunità di incontrare una ex croupier che ci ha parlato del casinò in cui lavorava. Ecco alcune informazioni che possono interessarvi:
  • il gioco al casinò è molto diverso rispetto a quello del bar. Il casinò ha la possibilità di intrattenere i clienti in molti più modi, con molti più giochi. Organizza spettacoli ed eventi (ad esempio delle partite simulate in cui i croupier giocano con soldi fittizi per insegnare le regole del gioco ai clienti).
  • il casinò ha un grosso guadagno sul tempo che il cliente passa a giocare. Il giocatore infatti ha la possibilità di vincere grandi somme di denaro in una singola serata, ma (come avevamo già capito grazie agli incontri con Nicola) se continua a giocare non può far altro che perdere soldi. Il casinò fa in modo che cliente giochi per ore, intrattenendolo in ogni modo.  
  •  il casinò prende dei provvedimenti contro la ludopatia. Tramite telecamere, tabelle di osservazione (nelle quali i croupier segnano i clienti che possono dare più problemi) e richieste di documenti bancari, il direttore del casinò può decidere di bannare i clienti gravemente ludopatici per un periodo che va da 3 mesi ad un anno. Il processo di espulsione è però molto lungo e complesso...
  • l'età dei giocatori delle slot machine va da i 50 anni in su. Si tratta infatti di pensionati che per noia si recano al casinò e rimangono a giocare per lunghe ore. I giovani preferiscono generalmente i tavoli (in cui si gioca a Poker o a Blackjack) e dove possono vivere l'adrenalina del rischio.
Nei prossimi post vi parlerò del lavoro del croupier e della peggiore storia di ludopatia a cui la ex croupier abbia mai assistito!

mercoledì 9 marzo 2016

In Lombardia tolte 8.000 slot machine

Ho trovato un articolo recentissimo su Varese News!
http://www.varesenews.it/2016/03/in-lombardia-tolte-8-000-slot-machine/495161/

Riporto qui alcune delle parti più interessanti, che potrebbero magari venirci utili.

"La legge regionale sul contrasto alla ludopatia funziona, tant’è che dall’entrata in vigore ci sono in meno 8.000 slot [...] I dati sono stati resi noti questa mattina, 9 marzo [...] all’apertura dei lavori della Prima giornata nazionale delle Regioni e degli Enti locali sul contrasto al gioco d’azzardo, in corso a Palazzo Lombardia".

"Non potrà essere attivata nessuna slot o rinnovata alcuna licenza entro la fascia di 500 metri dai luoghi sensibili come scuole, ospedali, chiese, oratori e centri di aggregazione sia giovanili che per anziani".

"Per quanto riguarda l’aspetto sanitario [...] nel 2014 le Asl lombarde hanno assistito 2.111 malati di gioco d’azzardo patologico, sono stati organizzati 540 corsi di formazione che hanno coinvolto oltre 12.000 esercenti e sono stati finanziati con tre milioni di euro [...], 68 progetti contro la ludopatia".

martedì 8 marzo 2016

Adolescenti d'azzardo: più prevenzione, meno giocatori

 "Diminuisce il numero degli studenti che giocano, grazie agli interventi di sensibilizzazione nelle scuole superiori. È quanto emerge dallo studio ESPAD®Italia 2014, condotto dai ricercatori dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr)" 
http://www.lescienze.it/lanci/2015/03/13/news/cnr_adolescenti_d_azzardo_piu_prevenzione_meno_giocatori-2525314/

Ho trovato un articolo decisamente interessante, leggetelo se avete tempo. Non solo contiene percentuali attendibili e le tipologie di gioco nate negli ultimissimi anni, ma tra gli svariati numeri e dati si legge una forte possibilià di cambiamento e speranza.

Notate come fra i giovani si siano diffuse maggiormente le scommesse del totocalcio rispetto alle slot-machine, che invece sembrano aver perso popolarità, come si capisce dalle percentuali.

Un argomento invece di cui abbiamo parlato poco sono i giochi d'azzardo on-line, che pare vadano molto di moda fra i più piccoli. Sarebbe bello discuterne nei prossimi incontri, no?

domenica 6 marzo 2016

Conversazione al bar

Giovedì sera Alice e Simone hanno girato un paio di bar che tengono le macchinette e che vendono le schedine dei gratta e vinci per fare qualche domanda.
Ecco una delle due conversazioni:

Alice: lei a quale gioco d'azzardo pensa quando dico "ludopatia"?

Barista: al gratta e vinci, in generale a quei giochi dove si possono vincere molti soldi e se ne possono perdere altrettanti.

Alice: perchè ha scelto di tenere delle macchinette nel suo bar?

Barista: per ragioni economiche, infatti con le macchinette mi pagol'intero costo dell'energia elettrica, cioè 600 euro al mese. Io prendo il 5% del lordo, il proprietario delle macchinette il 5%, mentre lo stato il 25%.

Alice: che genere di persone gioca d'azzardo qui? Giovani, anziani...?

Barista: persone di ogni età, per la maggior parte persone con problemi in famiglia.

Alice: quanto spendono i clienti? Comprano altro oltre che le schedine o un giro alle macchinette?

Barista: dipende, c'è chi si paga un caffè e poi una schedina e c'è chi spende 100 euro tutti in una volta. E' raro che uno venga a prendersi da mangiare e che poi giochi.

Alice: quale ceto sociale spende di più?

Barista: qui avevo un poliziotto che si è rovinato e che, se non sbaglio, ora è ricoverato. Ma in generale non ci sono solo operai di ceto basso, qui viene gente anche del ceto medio-alto.

Alice: le viene in mente qualche scena in particolare? Genitori che si dimenticano i figli mentre giocano?

Barista: alcuni clienti perdono alle macchinette e spaccano qualcosa, però non permetto ai genitori di giocare con i figli appresso. Il bambino non può nè grattare le schedine, nè avvicinarsi alle macchinette.

Alice e Simone ringraziano la barista, salutano e si allontanano.

venerdì 4 marzo 2016

Perchè le slot-machine sono sempre isolate?

Abbiamo notato che quando si entra in un bar i tavolini e la zona riservata al gioco d'azzardo sono sempre separate. Ma come giustificano i baristi l'isolamento delle slot-machine?

Il barista afferma che isolare le macchinette è utile per separare le tipologie di clienti: un cliente per bene potrebbe essere disturbato da un ludopatico. Quindi quello che fa il barista è un servizio alla clientela! In più il titolare è costretto a rispettare una richiesta del comune:

il comune infatti non può legalmente impedire l'utilizzo delle slot-machine, quindi il minimo che possa fare è renderle meno visibili al pubblico. Oltre a questo, obbliga i baristi a frequentare un corso di formazione prima di acquistare le macchinette.

giovedì 3 marzo 2016

Video e proposte

Ciao a tutti!

Questo è il video di cui parlavamo oggi con Andrea: https://www.youtube.com/watch?v=Z7dLU6fk9QY
a parte l'introduzione, che è interamente riferita alla tecnologia, penso che si potrebbe prendere spunto dalle tante cose che succedono al ragazzo (e abbiamo un arco di tempo bello grande!, visto che si passa da giovane ad anziano) ma che avrebbe potuto "perdersi" tenendo lo sguardo sul telefono all'incrocio.

// rileggendo il nome del blog e del progetto, "gioco a perdere", mi viene in mente: gioco a perdere soldi, oltre che.. occasioni? attimi? secondi? ..che potrebbero cambiarmi la vita? Non so, la butto lì, si potrebbe giocare anche su questo doppio significato //

Scambiando lo smartphone con le slot o i gratta e vinci potrebbe succedere lo stesso. A me poi piaceva molto la parte ai minuti 4 e 9: lui fermo, sguardo fisso, e il mondo tutto intorno che cambia velocemente.
 
https://www.youtube.com/watch?v=AdymCQ5PXrs ho trovato anche questo, da cui credo si possano prendere altre idee.. qui è abbastanza evidente il fatto dell'andare "al contrario" che avevamo preso in considerazione.. non è male!

Alice

martedì 26 gennaio 2016

Incontro

Ciao a tutti! Allora, venerdì mi incontro con i ragazzi di Tradate, invece per la Valceresio ho pensato martedì o giovedì dalle 16,30 in poi! Aspetto vostre news e da settimana prossima tutti operativi.

mercoledì 13 gennaio 2016

Prima leggete, poi capirete

Mentre stavo ragionando su come raccontare la storia della ludopatia ad immagini, vedo questo video. Voi mi direte, non centra nulla con la tematica.E' vero, ma riflettete sull''idea del rewind, di far vedere a ritroso ciò che si è perso giocando. Quando si arriva alla fine del video (cioè l'inizio della storia) c'è l'istante fondamentale, quello che dà la svolta alla vita del ludopatico. E' il omento in cui il protagonista sta per cadere nella trappola o evita invece di finirci dentro.

Thanks of vaselina

Sono andato a teatro a vedere un mio amico! Lo spettacolo si chiama come il titolo del post. Dovrebbe venire anche a Varese, andate a vederlo! Molto interessante è la figura della madre giocatrice accanita alle macchinette! Proporrò all'autore di incontrarci, è di Varese e credo si possa fare! Cercatelo su internet: compagnia carrozzeria Orfeo e provate a vedere dove sono nelle prossime date.

giovedì 7 gennaio 2016

Scommetti sulla matematica

Durante l'incontro dello scorso 19 dicembre abbiamo iniziato a vedere come un po' di matematica può aiutarci a svelare le insidie che si celano dietro i giochi d'azzardo.  Per chi non c'era, ma anche per chi c'era ed è curioso di approfondire, suggerisco di seguire un breve corso online (completamente gratuito e piuttosto agile) di cui trovate una presentazione qui:



Avete tempo fino al 17 Gennaio per iscrivervi e seguire il corso (cercate di farlo prima del 16 quando ci vedremo per il secondo incontro).

Per iscrivervi dovete prima registrarvi alla piattaforma POK del Politecnico, qui:


Poi potete seguire le brevi "lezioni" comodamente dal vostro PC o tablet.

Enjoy!

A presto

Nicola

martedì 5 gennaio 2016

I RUMORI DEL GIOCO


Ieri ero in prova con il mio regista per la realizzazione di un nuovo spettacolo e, chiacchierando in pausa, scopro che è stato un giocatore, e che ha perso parecchi soldi! Nella chiacchierata inizio a raccontargli del progetto e delle difficoltà nel trovare una giusta linea per raccontare la ludopatia ad immagini. Così abbiamo iniziato ad entrare più a fondo, e vi lancio(amo) aclune idee interessanti anche per il flashmob:
  • I suoni del gioco: il rumore che fa la schedina del gratta e vinci quando viene grattata, la caduta delle monete nella macchinetta, il rumore della leva delle macchinette, la voce di chi estrae i numeri del lotto, i respiri emozionati di chi è in attesa dell'uscita del numero, eccetera! Una struttura di suoni che rendono la situazione estremamente coinvolgente!
  • il tempo del gioco: l'immagine del giocatore che aspetta che i tre rulli delle macchinette si allineino mentre dietro di lui la vita scorre, e con essa gli eventi che la caratterizzano. Immagini veloci di tutto quello che si sta perdendo! Pensate ad un film con due piani: il primo è quello del giocatore e il secondo quello della vita!
Che bello questo mestiere, ogni giorno mi contamina e mi aiuta a crescere.

sabato 2 gennaio 2016

Gioco a perdere che cosa?

La domanda che vi pongo per iniziare a lavorare è: che cosa si perde con il gioco?
Vorrei chiedervi di provare ad elencare tutto ciò che si può perdere. Non solo dal punto di vista economico, che è la cosa più scontata, come abbiamo imparato dopo la giornata trascorsa con Nicola.
Perdiamo il tempo...

Cos'è dunque questo tempo? Aspetto foto, risposte, idee, video...