giovedì 17 marzo 2016

Il lavoro del croupier

Chi è il croupier? E' un impiegato che gioca ai tavoli per conto del casinò.
Dopo aver incontrato una ex croupier si può aggiungere qualcosa di più a questa semplice definizione.
  • Comincio sfatando un mito: il croupier non può barare. Non esistono pulsanti nascosti sotto il tavolo che truccano i numeri, non esistono macchinari che mescolano le carte in modo sfavorevole per il giocatore. Il croupier ha le stesse percentuali di vincita dei giocatori, anche se ci sono alcuni giochi (come il Poker) dove una persona con più esperienza può essere più fortunata.
  • Chiunque può diventare croupier, basta essere svegli e veloci con le carte, essere capaci di parlare più di una lingua e sapersi rapportare con i clienti. Per essere assunti bisogna però frequentare una scuola, dove si imparano le regole dei giochi.
  • Il croupier deve essere apatico durante il suo lavoro e mantenere una relazione distaccata con i clienti: non può dire una parola di conforto quando il cliente perde, nè festeggiare quando vince. Non deve persuadere il cliente a tornare a giocare in modo troppo esplicito (anche se in realtà il casinò ci guadagna). Questo lavoro può essere pericoloso, infatti non è così raro che i ludopatici minaccino i croupier: a volte vengono seguiti fino a casa, a volte qualche bicchiere viene lanciato contro di loro (sono tutelati per contratto dal casinò).
  • Alla nostra croupier piaceva molto il suo lavoro, era stimolante, pagava bene, la faceva crescere psicologicamente e socialmente, e non si sentiva in colpa quando i clienti perdevano soldi. Per lei era un lavoro gratificante e la sua coscienza rimane pulita: non era certo colpa sua se la gente si rovinava davanti ai suoi occhi. 
Sono rimasta imparziale e ho semplicemente trascritto alcuni appunti che avevo preso durante l'incontro, ma mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate voi...

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